Oggi avevo delle cose da fare al paese ed ho passato tutto il giorno lì.
L'atmosfera è sempre la stessa, cambiano le facce ma l'aria è la stessa. Ho visto tanti posti di cui conservo almeno un ricordo per un bacio, una lettera e una risata.
L'atmosfera è sempre la stessa, cambiano le facce ma l'aria è la stessa. Ho visto tanti posti di cui conservo almeno un ricordo per un bacio, una lettera e una risata.
Appena sceso dell'autobus ho visto le scale che portano alle scuole medie, che ogni mattina facevo con il mio trolley pieno di speranza. Tre ragazzini che la mattina coperti da guanti e cappello andavano a scuola felici parlando della gara della domenica e di tante altre piccole insignificanti. Insignificanti ma belle.
Il signore che abita davanti scuola non è cambiato per niente, sempre gobbo a coltivare i suoi aranci che poi puntualmente orde di bimbi stupidi si lanceranno addosso mentre aspettano di entrare. Il mio primo bacio è stato lì davanti, dentro il cancello di scuola, me lo ricordo sempre come uno dei momenti più felici della mia vita, anche se i ricordi sono vaghi. Dannata memoria.
La scuola è sempre la stessa, gli stessi suoni ed odori, forse giusto il freddo è diverso visto che non sono più abituato. Un flash di un pomeriggio di terza media è apparso subito, sarà stato Maggio forse, ormai quasi 5 anni fa, stavo mangiando qualcosa e c'era un casino assurdo.
Il casino si è poi trasferito nella mia testa con i mille ricordi di quella che era la mia normalità.
Il casino si è poi trasferito nella mia testa con i mille ricordi di quella che era la mia normalità.
Vedere casa poi, la mia casa, è stata un emozione fortissima. In quelle stanze ho passato anni stupendi della mia vita, pranzi allegri e pomeriggi in compagnia di tornei con gli amici. Amici che ormai sono in giro per l'Italia, sparsi, ma uniti tutti dai ricordi che abbiamo insieme.
Hanno fatto dei lavori, è un po' diversa, forse più bella, sicuramente più fredda. Sembrava vuota, avrei voluto scavalcare e guardare la montagna dal terrazzo come facevo da bimbo, ma non mi sembrava il caso.
Ogni centimetro di asfalto che ho percorso aveva un suo odore e una sua immagine nella mia testa, anche il cartello arrugginito che è lì da almeno 15 anni, sempre storto e sempre diretto nella direzione sbagliata.
Hanno fatto dei lavori, è un po' diversa, forse più bella, sicuramente più fredda. Sembrava vuota, avrei voluto scavalcare e guardare la montagna dal terrazzo come facevo da bimbo, ma non mi sembrava il caso.
Ogni centimetro di asfalto che ho percorso aveva un suo odore e una sua immagine nella mia testa, anche il cartello arrugginito che è lì da almeno 15 anni, sempre storto e sempre diretto nella direzione sbagliata.
Vicino alla mia bella casetta poi c'è un allegro parco: I Cinque Pini, che in realtà sono quattro, l'ho sempre trovato divertente.
Silenziosa, impegnata a dondolare sull'altalena c'era la mia sagoma decisamente troppo cresciuta. I ricordi hanno lasciato spazio al rimorso per le cose che non avrei mai dovuto dire, e che ora non posso sistemare. Volevo fare bene ma ho distrutto una delle poche cose belle che avevo. Ho distrutto una persona. Ho sempre provato a fare il meglio che potevo per gli altri, ma non serve a niente, ogni mattoncino che poso prima o poi cade a terra, in frantumi. Mi dispiace.
Silenziosa, impegnata a dondolare sull'altalena c'era la mia sagoma decisamente troppo cresciuta. I ricordi hanno lasciato spazio al rimorso per le cose che non avrei mai dovuto dire, e che ora non posso sistemare. Volevo fare bene ma ho distrutto una delle poche cose belle che avevo. Ho distrutto una persona. Ho sempre provato a fare il meglio che potevo per gli altri, ma non serve a niente, ogni mattoncino che poso prima o poi cade a terra, in frantumi. Mi dispiace.